SOSTEGNO PSICOLOGICO presso ULSS 2 Marca Trevigiana – Distretto di Asolo

Presenti all’incontro:
– Alice Bissacco , psicologa
– Miranda Tiberio, Presidente Triveneto Cuore e Vice Presidente Amici del Cuore di Montebelluna e   Colli Asolani
– Graziella Gallinaro, Presidente Diabetici della Castellana con una consigliera
– Franca Marcon, Presidente  Associazione Roberta Marcon Donare è un dono
– Mario Sgalmuzzo, Segretario Associazione Roberta Marcon Donare è un dono
– Gino Morlin, Presidente Amici del Cuore di Montebelluna e Colli Asolani
– Elisabetta Andretta, Vice Presidente Associazione Club Amici del Cuore
– Giovanni Pavan, Amici del Cuore di Montebelluna e Colli Asolani
– Davide Nordio, giornalista La Tribuna di Treviso
– Francesca Zilio, giornalista di Castelfranco Week

Vorremmo fare un appunto su un articolo apparso il 28 maggio su “La Tribuna” di Treviso.
Un articolo dal titolo “Benazzi alle associazioni “Servizio da uniformare”. Sul titolo nulla da eccepire. Però noi, (Associazioni: Club Amici del Cuore, Diabetici della Castellana, Ass. Roberta Marcon – Donare è un Dono – nefropatici) respingiamo con fermezza il fatto che ci venga addossata una responsabilità che non abbiamo.
Per essere chiari: secondo Voi ci sono malati di serie A e malati di serie B?
Se state pensando che non ci sono differenze, allora perché il sostegno psicologico per i Cardiopatici, Diabetici, Nefropatici e loro familiari da circa 20 anni è stato sostenuto per il 50% dalle Associazioni di Volontariato e non completamente dall’ex ULSS 8?
Le Associazioni hanno pensato che fosse giunto il momento di impegnare le proprie risorse economiche esclusivamente come previsto dalle proprie regole statutarie e comunque in aiuti diversi da quello che dovrebbe essere un SERVIZIO INDISPENSABILE e che dovrebbe essere erogato dal SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO. Di questo servizio hanno usufruito tutti i pazienti anche i non iscritti alle Associazioni, ma questo non è mai stato un problema.
Allora se il Direttore dell’ULSS 2 Marca Trevigiana, come viene riportato nell’articolo di giornale, dichiara“ … Per quanto concerne il servizio di psicologia ospedaliera non smetteremo mai di dirlo che lo consideriamo non solo importante, ma fondamentale per le persone malate e le loro famiglie.” invece di addossare la colpa alle Associazioni, dovrebbe trovare il modo di finanziare, con soli 20.000,00 euro annui, questo progetto che traghetterebbe il servizio fino a che non ci sarà l’uniformità di un sostegno psicologico ospedaliero che garantisca l’equità per tutti gli utenti (questo si chiamerebbe: FATTI e NON PAROLE).
Durante il periodo di mancanza del sostegno psicologico, a chi si dovranno rivolgere i malati e loro familiari? Questo lo chiediamo anche al Direttore Generale che alla nostra richiesta scritta di un incontro non ha mai dato risposta. Siamo consapevoli dei suoi numerosi impegni, ma qualche suo stretto collaboratore …
Se dobbiamo sentirci in colpa per aver tenuto un comportamento non corretto al fine di smuovere una situazione a dir poco vergognosa allora ne siamo fieri, ma siamo altrettanto convinti che qualcun altro prima di esternare alcune riflessioni dovrebbe almeno avere avuto il buonsenso di ascoltare quei volontari che mettono parte del loro tempo libero al servizio di persone poco fortunate sotto l’aspetto sanitario e che sicuramente non ambiscono a cariche di partito e/o di potere.
Se vi interessa, qui di seguito il comunicato stampa che avevamo preparato e consegnato ai giornalisti presenti alla conferenza stampa che avevamo convocato per venerdì 7 giugno u.s..
Associazione Club Amici del Cuore
Amici del Cuore di Montebelluna e Colli Asolani
Diabetici della Castellana
 Associazione Roberta Marcon Donare è un dono
Triveneto Cuore
21 giugno ’19

In risposta agli interventi del Direttore Generale ULSS2 dr. Francesco Benazzi su diversi giornali e blog a seguito dell’articolo apparso su La Tribuna di Treviso, domenica 26 maggio 2019 dal titolo “Tagliato il supporto psicologico ai malati”

La risposta è basata sull’articolo apparso il successivo 28 maggio sempre su La Tribuna ed sul relativo virgolettato.

I fatti.
1.La Convenzione risale a parecchi anni addietro e dopo un periodo nel quale il contributo richiesto alle associazioni era il 35%, alcuni anni fa è diventato 50%. Da notare che queste convenzioni hanno legittimità legale, ma manipolano la realtà in quanto tutte le decisioni e la gestione è fatta dall’ULSS2, convenzione compresa, addebitando ogni sostanziale responsabilità alla scrivente come si può evincere dal testo della Convenzione stessa
2.La Convenzione, prorogata con DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 07/06/2018, n. 959, fino al 31 dicembre 2018, alla fine 2018 scade.
3.Le associazioni coinvolte nella convenzione scrivono in data 12.12.2018 una lettera alla D. Generale ULSS 2, alle altre Direzioni ULSS 2 e Distretto di Asolo interessate e per conoscenza ai primari dei reparti coinvolti proponendo una proroga della convenzione fino al 31 marzo 2019, per dare tempo all’ULSS 2 di organizzare la prosecuzione dell’attività e portando il compenso orario da 18,0 a 25,0 € per questioni di dignità professionale ed omogeneità. Nella lettera le associazioni dichiarano di assumersi il rischio di un eventuale rifiuto ULSS di contribuire alla spesa, ma informando anche di non poter proseguire a farsi carico dell’attività. Di seguito le argomentazioni conclusive utilizzate:
“La Convenzione in oggetto, che ha il grande merito di aver garantito il servizio fino ad oggi, ha tuttavia dei limiti evidenti così sintetizzabili:
a. Prevede che sia l’onere economico che organizzativo sia a carico della scrivente, in nome e per conto delle associazioni di cui all’indirizzo, con un contributo del 50% sul costo del servizio – che è difficile continuare a denominare “progetto” vista la oramai lunga storia – di fatto ribaltando in modo strumentale un’attività di tipo sanitario, oggetto specifico dell’ULSS2, su un’associazione di volontariato.
b. Obbliga le associazioni a spendere contributi dei soci in attività che sono estranee ai diretti interessi degli associati, creando anche qualche problema tra statuto e coerenza di decisioni nell’utilizzo dei fondi.
c. E’ sempre precaria, perché soggetta a rinnovi legati a procedure ed assetti organizzativi che esulano totalmente dalle specifiche esigenze del servizio, garantito comunque nei tempi di mora tra una convenzione e l’altra dalla buona volontà degli incaricati e delle associazioni coinvolte, in primis la scrivente.
d. Precarizza un servizio importante e con esso l’apporto di professionisti che meritano per professionalità, dedizione, anzianità nella funzione ed età invece ben altra considerazione ed un rapporto stabile, condizione necessaria ad investire sé stessi ed il proprio futuro in qualsiasi tipo di attività.
e. Remunera con 18,00 €/ora lavorata le prestazioni da un lato sottopagando del lavoro professionale che ha diritto a riconoscimento più consono ai livelli di mercato e dall’altro creando delle inaccettabili sperequazioni con professioniste che a parità sostanziale di funzione vengono retribuite con 25,00 €/ora. Questo nonostante la lettera Prot. 204131 del 15.11.2017, allegato sub C, dichiari espressamente che “….le procedure di accesso degli utenti per le prestazioni erogate presso le strutture pubbliche, indipendentemente dal professionista che eroga la prestazione, devono essere le medesime…”, dove procedure di accesso crediamo comprendano anche il trattamento economico-normativo.
Le considerazioni suesposte, la mancanza di certezza sul futuro, la comprensione per le oggettive difficoltà organizzative dell’ULSS2 alle prese con una riorganizzazione radicale di servizi e procedure, il desiderio di confermare il nostro DNA, fatto di chiarezza e trasparenza ma anche serietà e collaborazione, ci hanno suggerito di favorire una decisione nuova ed organica in merito al servizio in oggetto dando un certo tempo all’istituzione per trovare ed organizzare il futuro del servizio, proponendo da parte nostra una soluzione ponte.
A partire dal 1° gennaio e fino al 31 marzo 2019 le associazioni scriventi si faranno carico attraverso la scrivente, che funge da interfaccia con l’ULSS2 del costo del servizio prestato dalle dr.sse Bissacco e Pisacane a favore dei pazienti dei reparti coinvolti nella misura di 25,00 €/ora lavorata, livello di compenso considerato congruo al momento.  
Se l’ULSS2 attiverà nei modi che riterrà opportuni, il servizio entro il termine anzidetto del 31 marzo 2019, le somme anticipate verranno restituite alla scrivente che provvederà a bonificare i corrispettivi alle altre associazioni coinvolte. Nella malaugurata eventualità che il servizio non venisse organizzato, ogni nostro impegno allo scopo decadrà con tutte le conseguenze anche sociali ed i risvolti socio-politici del caso e gli oneri sostenuti dal 1gennaio al 31 marzo 2019 saranno a carico delle associazioni e dei loro associati.
Nella speranza che questo nostro appello trovi ascolto, risultato ed apprezzamento, chiediamo e  restiamo a disposizione per un incontro nei tempi più brevi possibili.”
4.    A seguito lettera del 12.12.2018, in data 31 gennaio 2019 e delibera n° 183 il Direttore Generale autorizza la prosecuzione dell’attività alle condizioni proposte e con un contributo fino a 2.300,0 €.
5.In data 12 Febbraio l’associazione riceve il seguente e-mail
“ Da: “Alessandra Da Re” alessandra.dare@aulss2.veneto.it
A: “Amici del Cuore” info@clubamicidelcuore.org
Cc:
Data: Tue, 12 Feb 2019 12:47:42 +0100 (CET)
Oggetto: Re: convenzione con l’Associazione Club Amici del Cuore di Castelfranco Veneto per il progetto di “sostegno psicologico in Ospedale”.
Gentile Presidente,
come da Sua nota, la convenzione non proseguirà oltre il 31 marzo prossimo, salvo Sua diversa e certamente da noi gradita, ulteriore disponibilità.
In attesa, cordiali saluti.
Alessandra Da Re

Le considerazioni
La comunicazione della Da Re del 12 febbraio non dice che la ULSS2 è disponibile a prorogare a certe condizioni. Dichiara solo che è gradita una nostra disponibilità….. incondizionata.
Dichiarare come è scritto su La Tribuna del 28 maggio che:  la proroga …era stata accordata, ma è stata rifiutata perché si volevano condizioni differenti  e virgolettato attribuito al dr. Benazzi “Distorcere la verità per non prendersi la responsabilità di un rifiuto alla proroga concessa..” ed ancora “…sono certo che la maggior parte di loro non conosce giustamente le attività amministrative o politiche in senso lato….Questo vale anche per gli straordinari Amici del Cuore  che devono sapere com’è andata questa vicenda che li riguarda” è un tentativo, mal riuscito di arrampicata sui vetri e di nascondere la faccia dietro gli occhiali scuri come l’elefante del detto conosciuto, fatto tentando di manipolare e distorcere eventi e decisioni con un uso cavilloso dei fatti, delle norme e delle parole.  E’ un esercizio al quale ci dichiariamo estranei, perché non abbiamo bisogno di salvare la faccia vista la chiarezza, trasparenza e disponibilità del nostro operato, ma anche la nostra assoluta libertà da condizionamenti esterni.
Consideriamo un uso legittimo ma strumentale e manipolatorio quello fatto de: a) l’art. 45 della legge 23.12.1978 n. 833 che riconosce la funzione delle associazioni di volontariato liberamente costituite; b) la legge 11.8.1991, n. 266, che riconosce il valore sociale e la funzione dell’attività di volontariato; c) la legge regionale 30.8.1993, n. 40 che riconosce e valorizza la funzione sociale del volontariato, perché di fatto l’unica finalità vera per l’ ULSS2 è suddividere le spese del servizio e scaricare le responsabilità della sua organizzazione. Ricordiamo che l’ammontare totale della spesa era di ca. 20.000,00 € con il 50% a carico delle associazioni. Nulla a fronte di un budget milionario e di un suo uso discutibile, stante gli investimenti in project financing ed i relativi discutibili oneri, con obiettivo un bilancio in utile da sbandierare invece che la funzione sanitaria e sociale come indicherebbe il nome ULSS : unità locale socio-sanitaria.

Castelfranco V.to, 07 giugno ’19

Associazione Club Amici del Cuore
Amici del Cuore di Montebelluna e Colli Asolani
Diabetici della Castellana
 Associazione Roberta Marcon Donare è un dono
Triveneto Cuore

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