pubblichiamo l’articolo della Tribuna di Treviso del giorno 17 settembre 2016.
CASTELFRANCO. «Una sconfitta mascherata da vittoria». È questo il duro giudizio del presidente del Club Amici del Cuore di Castelfranco, Giovanni Pavan, sulle nuove schede ospedaliere approvate in Quinta Commissione Regionale. Le schede con cui si definisce l’assetto futuro del San Giacomo. «Per l’ospedale e per la città rappresentano una sconfitta», dice Pavan, «l’ospedale di territorio viene fortemente ridimensionato. È chiaro che lo Iov (Istituto oncologico veneto) arriverà solo in prestito, ovvero a tempo, fino a quando non sarà pronto il nuovo ospedale di Padova. Credo sarà anche difficile che la sede Iov di Castelfranco possa essere a un livello di alta efficienza, dato che i medici si trovano a Padova e gestire questa distanza con le équipe non sarà sicuramente facile». La schede prevedono un’assegnazione di 150 posti per l’ospedale castellano e 150 posti per la sede staccata dello Iov (con 50 posti in più per chi arriva da fuori Veneto). «Siamo di fronte a un evidente compromesso politico, più attento a valorizzare i consensi locali che l’ospedale di Castelfranco», osserva Alessandro Boldo, recordman di preferenze alle ultime comunali con la sua civica di centrosinistra, «Il parere della Quinta commissione sembra essere stato frettoloso. Certa è la destrutturazione del San Giacomo come lo abbiamo sempre conosciuto e la redistribuzione dei posti letto sul territorio. Castelfranco subisce un ulteriore ridimensionamento, a vantaggio di Montebelluna e probabilmente di Camposampiero e Cittadella. La chiusura di patologia neonatale sembra preludere alla fine del punto nascite cittadino. Di fronte a un evidente ridimensionamento del San Giacomo, l’unica alternativa per la città e il suo territorio sarà continuare a vigilare e a far pressione nelle sedi opportune finché non saranno stanziati i fondi per il completamento dei piani del monoblocco e soprattutto di radioterapia. Si parla di finanziamenti consistenti, che ad oggi non sono stati stanziati e che rappresentano il solo indicatore dell’effettiva volontà della politica regionale di valorizzare il S. Giacomo garantendo l’effettivo arrivo dello Iov». Il Pd di Castelfranco chiede la convocazione del direttore generale commissario dell’Usl 8, Francesco Benazzi, in consiglio comunale per relazionare sul futuro dell’ospedale in forza delle nuove schede. «Ci lascia sconcertati la fretta con cui la commissione regionale Sanità, dopo mesi di stallo, ha approvatole nuove schede ospedaliere per lo Iov di Padova e il nostro ospedale», spiega il segretario Pd, Giovanni Zorzi, «l’ospedale generalista ne esce penalizzato oltre misura, con tagli pesanti all’area materno-infantile e a medicina generale, senza alcun rispetto alle raccomandazioni presentate dalle parti sociali durante le audizioni in commissione con riferimento agli orientamenti della Regione stessa e del Ministero della Salute. Si prevede l’arrivo di una parte dello Iov ma subito il presidente della commissione Boron si prodiga a dichiarare che sarà un trasferimento temporaneo fintantoché
non sarà costruito il nuovo ospedale di Padova. Qualcuno può dirci se il San Giacomo sarà solo il parcheggio (neanche la succursale) dello Iov? Se invece sarà veramente la seconda sede dell’Istituto, si dia prova della volontà, tanto sbandierata, di investire nell’ospedale di Castelfranco».